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Il Viaggio: Intervista a Salvatore Sorvillo Surfacing e Grooming Artist

Ecco qui l’intervista a Salvatore Sorvillo, ex studente di Rainbow Academy del Master 3D Digital Production e attualmente Surfacing e Groom Artist, con un bagaglio di esperienze e lavori veramente enorme.

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Ecco qui l’intervista a Salvatore Sorvillo, ex studente di Rainbow Academy del Master 3D Digital Production e attualmente Surfacing e Groom Artist, con un bagaglio di esperienze e lavori veramente enorme.


Qual è il tuo ruolo attuale e quali sono le sue responsabilità principali?
Sono un Surfacing/Grooming Artist e insegno Texturing in un’accademia tedesca.
Le mie principali responsabilità riguardano la realizzazione di texturing e shading, seguendo le reference e lo stile del film, e la consegna del lavoro al supervisor per la revisione.

Dove lavori e che tipo di progetti sviluppa la tua azienda?
Recentemente ho lavorato in Jellyfish Pictures, uno studio in UK specializzato in film d’animazione e serie TV. Attualmente, lavoro come freelancer, sia come Sculptor, Texturer e Groomer, che come insegnante di Texturing.

Quando hai capito che volevi intraprendere una carriera in questo settore?
La passione è nata quando ho aperto Maya per la prima volta. Ero affascinato dalla complessità del software e dall’idea di poter creare qualsiasi cosa desiderassi un giorno.

Qual è stato il momento di svolta che ti ha aperto le porte a questa professione?
Il punto di svolta è stato l’assunzione in Rainbow CGI nel 2019 come Grooming Artist. Mi sono trasferito a Roma con entusiasmo e voglia di imparare.


Raccontaci il percorso che ti ha portato a ricoprire il tuo attuale ruolo:quali sono stati gli ostacoli e le soddisfazioni più grandi?
Dopo Rainbow, ho accettato un ruolo in MPC Canada nel dipartimento Layout, pur non essendo il mio ruolo.
Mi trasferii per vivere un’esperienza internazionale. Ho continuato a migliorare il mio portfolio fino a essere assunto da Scanline VFX come Grooming Artist, lavorando da remoto su Aquaman, The Flash e Slumberland per Netflix. Successivamente, ho lavorato in DNEG su Garfield e in Jellyfish Pictures su Dog Man per DreamWorks. La mia maggiore soddisfazione è stata vedere il mio lavoro su progetti così importanti.

Cosa ti ha spinto a scegliere di frequentare un’accademia come la Rainbow Academy?
La Rainbow Academy è l’unica accademia in Italia che offre un percorso completo, dal modeling al compositing, in soli otto mesi. Questo mi ha permesso di capire quale area della CG mi appassionasse di più.

In che modo la formazione ricevuta ti ha aiutato concretamente sul tuo lavoro quotidiano?
Avere una conoscenza generale di tutta la pipeline è fondamentale.
Ancora oggi applico molti consigli ricevuti dai miei insegnanti.


UNA GIORNATA TIPO

Come si svolge una tua giornata lavorativa e quella del tuo team?
Quando lavoravo a Londra, mi svegliavo alle 7:45, prendevo la metro e, dopo un caffè, partecipavo al daily meeting con il team per revisionare il lavoro del giorno precedente. Poi mi dedicavo ai task assegnati, terminando intorno alle 18. Ora, da freelance, gestisco autonomamente orari e clienti, con ritmi più flessibili rispetto al lavoro in azienda.

Quali strumenti – sia di terze parti che proprietari – utilizzi più frequentemente?
Principalmente Maya per il workflow base, Mari e Substance Painter per il texturing, XGen e Houdini per il grooming.

Come descriveresti il flusso di lavoro tipico del tuo reparto?
In Surfacing, iniziamo analizzando le reference in Shotgun. Poi lavoriamo al texturing in Mari o Substance. Una volta completato, passiamo a Maya o Houdini per lo shading. Se richiesto, ci occupiamo anche del grooming.

Con quali dipartimenti o figure chiave collabori più spesso?
Principalmente con i modellatori, per eventuali modifiche a modelli o UVs, e con i lighters, per risolvere eventuali problemi di shading o texturing in fase di illuminazione.

C’è qualche tendenza emergente nell’industria che sta influenzando il tuo lavoro?
Sì, Houdini e Unreal stanno rivoluzionando la pipeline di molte aziende, con alcune che li stanno adottando come strumenti principali.


Qual è l’aspetto del tuo lavoro che non cambieresti mai?
La possibilità di migliorare costantemente sia tecnicamente che artisticamente, spingendomi a raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.

Cosa invece vorresti vedere migliorato o rivoluzionato?
La stabilità lavorativa. Molte aziende non rinnovano contratti dopo la chiusura dei progetti, rendendo il settore instabile in alcuni periodi.

Quanto è importante una formazione accademica per chi aspira a fare il tuo lavoro?
È utile per comprendere la pipeline e acquisire le basi, ma nel settore servono costanza, forza di volontà e pazienza. Partire da autodidatta senza le basi è molto difficile.

Qual è il consiglio più prezioso che daresti a un artista che cerca di entrare nel settore?
Impegnati sempre e punta in alto. Il miglioramento continuo è la chiave per emergere.


ERRORI E CONSIGLI

Quali sono le mansioni più frequenti che ti vengono richieste nel tuo ruolo?
Lavorare su texturing e grooming di personaggi o prop, rispettare le deadline e partecipare ai meeting per discutere dei progressi. Il mio lavoro è anche la mia passione, e vedere i miei miglioramenti nel tempo mi dà grande soddisfazione.

Come descriveresti il tuo atteggiamento verso il lavoro e ciò che rappresenta per te?
Il mio lavoro è anche la mia passione. Nonostante sia impegnativo, vedere i miei miglioramenti nel tempo mi dà grande soddisfazione.

Dove trovi ispirazione e come la traduci concretamente nei tuoi progetti?
Dall’osservare il lavoro degli altri artisti. Vedere i miei progressi rispetto ai miei e loro vecchi lavori mi motiva a migliorarmi sempre di più.

C’è un tipo di progetto che consiglieresti agli artisti per arricchire il loro portfolio e colpire i recruiter?
Dipende molto dal ruolo desiderato. Bisogna puntare sia all’impatto che alla tecnica. L’impatto è per il pubblico, se è di impatto arriva a più persone e quindi anche ai recruiters. La tecnica ti aiuterà nel momento in cui dovrai mostrarli al colloquio.

Quali errori osservi più frequentemente negli artisti che si candidano per una posizione?
Presentare un portfolio non mirato. Ad esempio, candidarsi come CFX Artist ma inviare uno showreel di soli lavori di Grooming.


Se potessi dare un unico consiglio a chi sta iniziando, quale sarebbe?
Fai tanto networking, sia dal vivo che sui social. Il fatto che la gente ti riconosca sui social come LinkedIn o ArtStation è molto importante, apre molte opportunità.

Tornando indietro nel tempo all’inizio del tuo percorso, cosa diresti a te stesso?
Non focalizzarti su un’unica cosa. Ero ossessionato nel fare ritratti in 3D. Nonostante sapessi fare anche il Grooming di creature/animali, il fatto che avessi solo ritratti nel portfolio mi ha limitato, non permettendomi di applicarmi come Grooming Artist in aziende che cercavano qualcuno con un portfolio più vario.


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Qui i link dei social di Salvatore, che ringraziamo per questa intervista

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